-
Tipo di filtri I filtri Astronomik
sono filtri interferenziali dicroici, e vengono prodotti con un nuovo
metodo. Lo strato esterno garantisce una robusta protezione del
vetro sottostante.
-
Pulizia La pulizia del filtro è molto
facile: a meno che le mani siano sporche di carburo di silicio derivante
dall'aver tagliato uno specchio, è veramente difficile che ci sia una
possibilità di graffiare i filtri. Durante la produzione i filtri sono
lavati con una leggera schiuma e dopo puliti con un panno di
cotone. Abbiamo avuto buone esperienze anche con panni di
microfibra..
-
Dove usarli? Il filtro UHC porterà il
miglior incremento di qualità degli oggetti con cieli di periferia
(cieli con scarsa visibilità della Via Lattea), con strumenti da
4-6" (10-15 cm) di apertura e con un rapporto focale di 1:5.
Naturalmente il campo di applicazione è molto più vasto. Comunque il
filtro lavora bene anche con strumenti da 20" con ottime condizioni del
cielo. Alla fine il criterio vincente è la relazione tra il prezzo del
filtro ed il prezzo del telescopio.
-
Uso con un diagonale Il problema che
si pone è il seguente: se si usa un componente ottico di qualità
mediocre subito prima del punto focale di uno strumento, la perdita di
qualità dell'immagine sarà piccola, perché solo una piccola parte del
componente è utilizzata per formare l'immagine. Esempio: con uno
strumento avente un rapporto focale di f/10 e ad una distanza dal piano
focale di 20mm, solo un'area di 2 mm2 è necessaria per
visualizzare un punto. Se si utilizza un diagonale o una torretta
binoculare, la distanza diventa più grande, forse 150 mm e in tali
condizioni è necessaria un'area di 15 mm2. Con i filtri
Astronomik l'area che è necessaria per visualizzare un punto non
dovrebbe essere più grande di 25mm2, quindi non c'è alcuna
controindicazione nell'uso di un prisma diagonale o di una torretta
binoculare.
-
Gamma di qualità Bisogna
separare due criteri: la qualità ottica e la curva della banda
passante.: a) La qualità ottica di ogni filtro Astronomik è
testata sul banco ottico. Solo i filtri che rispondo appieno al nostro
standard di qualità vengono spediti. Fino ad oggi non ci sono
reclami inerenti la mancanza di qualità ottica (Ci sono stati due
o tre reclami, perché i clienti avevano sperato di osservare con un
piccolo rifrattore ed il filtro UHC oggetti per un telescopio da
12"). b) Le curve della banda passante variano un po' da un filtro
all'altro.Prendiamo per esempio la riga dell' OIII: qui i filtri
di una partita testati avevano una trasmissione dal 97 al 99,5 %. La
variazione all'interno di una partita di filtri sono così minime che non
riusciamo a stabilirle. Per questa ragione non ci saranno protocolli
individuali e separati di test, perché la spesa, rapportata
all'uso, sarebbe molto più elevata e i filtri sarebbero sicuramente più
costosi.
-
Differenze con altri prodotti Riguardo
ai nostri filtri ci siamo presi cura di alcuni punti, che avevamo notato
in altri prodotti: 1) la qualità ottica dei filtri (vedi punto
4a);
2) la curva di trasmissione è ottimizzata per aperture da 1:
4 in su. Il FWHM 1 è un po' più grande,
ma la luce dai bordi dell'ottica raggiungerà gli occhi
dell'osservatore;
3) la durata del filtro;
4) il vetro del
filtro è molto sottile, cosicché le inevitabili riflessioni interne
vengono ridotte;
5) Tutti i filtri Astronomik sono fatti
dello stesso vetro ottico ed hanno lo stesso spessore. Questo è molto
importante se si fa imaging CCD perché non si hanno spostamenti del
piano focale dovuti a differenze nella lunghezza ottica dei vari filtri.
Con i filtri Astronomik non si deve rifocheggiare ad ogni
immagine.
Quanto sopra vale anche per i nostri filtri OIII, RGB
ed IR cutoff, così come per i progetti futuri. Non accetteremo
compromessi per la qualità dei nostri prodotti.
1 FWHM: il Full-Width Half-Maximum è utilizzato
per descrivere una misura della larghezza di un oggetto in un'immagine,
quando quell'oggetto non ha i bordi netti. Una semplice scatola può essere
descritta solo dalla sua larghezza, e un rettangolo dall'altezza e dalla
larghezza. Invece l'immagine di una stella in una ripresa astronomica ha
un profilo che è prossimo ad una curva gaussiana.
|